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Fiore di campo nasce dal grembo della terra nera, fiore di campo cresce odoroso di fresca rugiada, fiore di campo muore sciogliendo sulla terra gli umori segreti.
Patrizio Onori 33enne nasce a Mondolfo un paesino in provincia di Pesaro. A soli sei mesi, con la famiglia composta da babbo Tullio camionista ora in pensione, mamma Graziella casalinga a tempo pieno, il fratello Gianluca commerciante, si trasferisce in un piccolo paese del Monferrato dove vive sino all’età di 21 anni. In quegli anni si diploma Ragioniere – Perito Commerciale e frequenta per poco meno di un anno la Facoltà di Scienze Politiche presso il distaccamento alessandrino dell’Ateneo Torinese . Nel 1995, avendo trovato un primo lavoro come impiegato presso un’Azienda dell’indotto FIAT, lascia l’università, smette di essere un “bamboccione” ed intraprende la vita da “single”. Dopo circa due anni, siamo nel 1997, vince un concorso pubblico alla Cassa di Risparmio di Asti, dove tuttora lavora come impiegato e si trasferisce definitivamente nella città di Asti.
Nel 1998 diventa rappresentante sindacale aziendale CGIL (nella corrente di minoranza) , da allora, ad esclusione degli anni 2005 2006 e 2007 per questioni di impegni lavorativi, sarà sempre in prima linea nelle battaglie sindacali di quella realtà. Attualmente è altresì membro del Direttivo Provinciale della FISAC/CGIL.
Gay dichiarato, divide la sua vita affettiva da circa quattro anni con un ragazzo di nome Roberto.
La passione politica esplode subito dopo il Gay Pride del 2000 tenutosi a Roma. Proprio in quell’anno si iscrive a Rifondazione Comunista e crea, in seno al circolo astigiano, il coordinamento glbt denominato COMUNIGAY, iniziativa che desterà non poco clamore e che intaccherà sensibilmente il torpore “bigotto” della città di Asti. Nel 2001, con il sostegno di altri circoli glbt di Rifondazione (in primo luogo quello milanese), sostiene, con successo, la candidatura alle elezioni politiche di Titti De Simone. Dopo tale avventura a causa di divergenze politiche e personali, prettamente locali, lascia definitivamente Rifondazione Comunista. Da allora non si iscrive più a nessun partito politico pur sostenendo le posizioni di Rifondazione Comunista sino ad appoggiarla nelle ultime elezioni politiche del 2006.
L’esperienza governativa di Rifondazione Comunista delude alquanto le sue aspettative sotto ogni profilo. L’orribile mediazione raggiunta al momento della presentazione da parte del Governo Prodi del disegno di legge sui “diritti e doveri delle persone stabilmente conviventi “ ( DI.CO) lo spingono ad una presa di posizione molto netta nei confronti dell’Unione che si esplicita concretamente con un duro intervento di critica di quel provvedimento di fronte al Ministro Ferrero in un incontro tenutosi nella città di Asti nel Maggio 2007 .
Oggi ha accettato di candidarsi come indipendente nella lista Piemonte 2 di Sinistra Critica poiché crede fermamente nel progetto politico di ricostruzione di una vera sinistra “che fa quello che dice” non compromessa dall’esperienza del Governo Prodi e che lavori seriamente alla ricostruzione di un tessuto sociale ridotto ormai a brandelli, partendo proprio dalle istanze dei vari movimenti .
Metterà a disposizione di Sinistra Critica tutta l’esperienza derivante dall’impegno profuso in questi anni nel movimento omosessuale, per una reale difesa della laicità dello Stato troppe volte inginocchiato di fronte alle gerarchie ecclesiali e per la conquista di diritti esigibili in materia di convivenze e libertà affettivo/sessuali.
1 commento:
Giorni bui . . .
La fabbrica del consenso e' aperta da tanto , possiamo chiuderla per inadeguatezze strutturali ?
Per molestie alla pseudo-democrazia che ci ritroviamo ? Per sfruttamento della prostituzione?
E organizzatelo un bello stuolo di piazze , magari insieme a qualcun'altro dei rappresentatori non rappresentati , vittime del maledetto e infame ricatto del voto (in)utile.
Ovviamente sto parlando di una riforma verso il proporzionale, e dell'annichilimento del polo Democristian-capitalista, che assieme a xenofobi, separatisti e omofobi dal facile penalismo , ha vinto , prendendo l'82% dei voti o giu' di li'.
Vi ho votato, anche se la tentazione di andare alle urne semplicemente per litigare, era fortissima.
Dario
Uomoqualunque.dc@libero.it
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