Intervista rilasciata alla “Provincia” di Asti
Perché ha deciso di candidarsi alle politiche con la Sinistra Critica ?
Credo che in questo particolare contesto storico ci sia bisogno di una Sinistra che faccia concretamente quello che dice, che sia rispettosa e coerente con i propri valori di riferimento
Ha già elaborato il suo documento programmatico?
No, il mio programma elettorale è quello di Sinistra Critica, che a mio avviso rispecchia le esigenze di tutto il Paese, compreso l'Astigiano. In particolare, però, intendo presentare un progetto sulle unioni civili degli omosessuali per equiparare i loro diritti a quelli delle coppie eterosessuali.
Quali sono gli obiettivi principali della Sinistra Critica ?
La ferma opposizione alle politiche di guerra e il ritiro incondizionato delle truppe italiane all'estero, l'aumento di stipendi e pensioni, l'introduzione per legge del salario minimo a 1300 euro/mese, la soppressione della legge Biagi a favore del lavoro indeterminato, la reintroduzione della scala mobile, una maggiore tassazione delle rendite finanziarie e la lotta all'evasione fiscale.
La Sinistra Critica ha declinato l'invito ad una confederazione lanciato a livello locale dalla Sinistra Arcobaleno. Per quale motivo ?
Siamo contrari a qualsiasi a accorpamento con altre forze politiche, perché non ci riconosciamo nei loro programmi. Rifondazione Comunista come tutti i partiti della Sinistra Arcobaleno, hanno disatteso le promesse elettorali del 2006, senza fare autocritica. Personalmente sono stato deluso dalla loro “assenza” di politica. In primis, sul disegno di legge dei Dico, quindi sul tema della guerra. Per non parlare del silenzio assordante sulla precarietà del lavoro e le morti bianche.
Asti 11 marzo 2008
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